Il premio nobel Montagnier: Covid nato in laboratorio [VIDEO]

Il premio Nobel Luc Montagnier  ha presentato i risultati dei suoi studi sul Coronavirus. Il virologo ha spiegato che ci sono gli elementi per ritenere che non si tratta di un virus frutto dell’incrocio tra uomo e animale, diffusosi a partire dal mercato del pesce di Wuhan, come affermato ufficialmente dalla Cina. Per Montagnier, il Covid-19 sarebbe frutto dell’inserimento di piccole catene di Hiv all’interno del virus originario: un lavoro di biologia molecolare realizzato presso un laboratorio di Wuhan con l’obiettivo di realizzare un vaccino contro l’Aids. Montagnier si è poi detto sicuro che il Coronavirus si annullerà rapidamente, in quanto “una costruzione artificiale ha poche possibilità di sopravvivere in natura”, aggiungendo che si potrebbero anche utilizzare le onde elettromagnetiche per distruggere selettivamente le sequenze create in laboratorio.

Chiaramente si tratta di un parere autorevole e degno di considerazione, che però si aggiunge ad altri studi che sono stati diffusi in queste settimane da altri scienziati, a testimonianza di un’unanimità di visioni sulla genesi del Coronavirus che al momento non c’è. Docente presso l’istituto Pasteur, nel 1983 Montagnier ha scoperto il virus dell’HIV, insieme alla dottoressa Françoise Barré-Sinoussi e al dottor Robert Gallo. Dopo la vittoria del Nobel per la medicina nel 2008, ha cominciato ad assumere posizioni vicine a quelle nei no-vax in materia di vaccini.

Di seguito l’intervista: