Le Linee di Nazca

Nel 1927 un pilota dell’aviazione peruviana notò, mentre sorvolava la zona meridionale dell’altopiano di Nazca, delle strane figure, dei veri e propri disegni o geroglifici formati da linee, che sembravano incise nel terreno, e che era possibile vedere solo dall’alto. Tali linee e disegni si estendono per numerosi chilometri.
Queste figure sorvolano la zona di circa 520 chilometri quadrati, sono visibili a centinaia di metri di altezza, si suddividono in tre gruppi principali, figure dritte, a spirale, e geometriche, e rappresentano animali , quali ad esempio condor, colibrì, ragni, cani, ecc, figure geometriche e figure umane stilizzate.

Le Linee di Nazca sono 13.000 figure che vanno a formare più di 800 disegni e rimangono uno dei misteri archeologici più affascinanti, visitati ed enigmatici del mondo. Numerose teorie circa la loro origine e la loro funzione sono state avanzate nel corso degli anni, successivi alla loro scoperta, da vari ricercatori: Erich Von Daeniken affermava che le Linee di Nazca fossero delle piste di atterraggio per astronavi extraterrestri; Tony Mosson credeva, invece, che le Linee avessero una funzione nei rituali di ordine religioso e queste figure erano dedicate agli esseri superiori del cielo.

Le figure, inoltre, si interrompono quando incontrano un qualche ostacolo naturale, ma riprendono il loro disegno esattamente dall’altra parte, senza alcun errore. Le Linee di Nazca dovrebbero essere state tracciate durante la fioritura della Civiltà Nazca, fra il 300 a.c e il 500 a.c e sono state create con una precisione al millimetro, infatte vi sono linee rette di oltre di oltre 8 km o altre molto più lunghe che raggiungono i 65 km. Il teste al carbonio 14 ha tuttavia dato alle Linee una età di circa 1500 anni.

Forse per spiegare le Linee di Nazca basta leggere ed interpretare una antica affermazione dei nativi del Perù: “I vecchi indiani dicono di possedere la conoscenza dei loro antenati e che, molto anticamente, cioè prima del regno degli Incas, giunse un altro popolo chiamato Viracocha; non erano numerosi, furono seguiti dagli indios che vennero su loro consiglio e adesso gli indios dicono che essi dovevano essere dei santi.
Essi costruirono per loro i sentieri che vediamo oggi.