I Dogu: esseri scafandrati di vari tipi vecchi di 10.000 anni

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Un tipico oggetto di studio della clipeologia sono i dogu, ovvero raffigurazioni su pietra di origina giapponese (tardo periodo Jomon) che rappresentano bizzarre figure antropomorfe. I ritrovati dogu sono sia di creta che incisi su pietra, di dimensioni diverse, probabilmente scolpite dagli abitanti del Giappone protostorico. Esse destano particolare interesse per via del loro contenuto: queste statuette rappresentavano esseri dal capo deforme, arti e tronco arrotondati in maniera innaturale, coperti da curiosi motivi e disegni e dotati di occhi ovali molto sporgenti con una fessura orizzontale al centro. I ritrovamenti più importanti sono stati effettuati fra le rovine delle zone di Tohoku e Kanto, nelle Prefetture di Kamegaoka, Aomori e Miyagi.

dogu maya egitto

In origine si pensava si trattasse di armature umane, ma un più approfondito esame da parte di Yusuke Matsumura individuò in essi punti in comune con i miti legati alle visite dal cielo da parte del dio della saggezza Hitokotonusi, giunto sulla terra per farsi consegnare ogni arma e in cambio offrire agli uomini la saggezza. Yusuke Matsumara, l’americano Kurt Zeissig e il sovietico Alexandr Kazantsev hanno interpretato queste figure secondo teorie di archeologia spaziale (come accade spesso in studi riguardanti la clipeologia) come visitatori extra-terrestri che avrebbero portato pace e saggezza sul pianeta.

Gli ingegneri aerospaziali americani si ispirarono a quelle statuette per le cerniere a sfera diffuse in seguito nelle tute dei loro astronauti.

 

kazantsev dogu

Il Professor Kazantzef ha scoperto decine e decine di statuette DOGU che raffigurano tutte esseri scafandrati di vari tipi vecchi di 10.000 anni.