Cosa c’era nella tomba di Tut-Ankh-Amon

Tutankhamon, XI faraone della XVIII dinastia, ebbe un regno breve, dal 1333 al 1323 a. C., e povero di eventi. La sua fama è dunque legata alla sua tomba, più che alla sua esistenza. Se non fosse stato per l’archeologo inglese Howard Carter, che il 26 novembre 1922 la scoprì (l’unica rimasta inviolata delle oltre 60 costruite nella Valle dei Re), probabilmente non avremmo mai sentito parlare di questo sovrano ragazzino.

Tutankhamon morì poco meno che ventenne, quasi sicuramente a causa di un’infezione fulminante sopraggiunta in seguito a una frattura della gamba.

La scoperta
Carter iniziò gli scavi a partire dal 1917. Trovò però solo 13 vasi. Quella che diverrà la sua grande scoperta era infatti protetta, nascosta dalla tomba di Ramsete VI (1151-1143 a. C.). Quando Ramsete morì, infatti, la Valle dei Re era già piena di sepolture e la mummia dovette essere collocata alcuni metri sopra la tomba di Tutankhamon, alla mercé dei ladri. Per questo il sepolcro del giovane sovrano subì un solo saccheggio, 15 anni dopo la sua morte, durante il quale venne sottratto ben poco. Quando Carter, 3.000 anni dopo, arrivò alla tomba, trovò la mummia intatta e un tesoro di 5.398 oggetti.