La furia dei jihadisti sull’arte e sulla cultura

A Mosul uomini hanno distrutto statue e bassorilievi antichi usando il martello pneumatico e altri oggetti, come viene mostrato in un video dei terroristi. Tra le statue distrutte ne figura in particolare una di un toro alato che rappresenta l’antica divinità mesopotamica di Nergal.

L’Is segue una dottrina fondamentalista sunnita secondo la quale è vietata qualsiasi riproduzione di esseri umani o animali, tanto più se raffigurazioni di dei. I jihadisti avevano già fatto saltare in aria luoghi di culto e distrutto una parte della cinta muraria di Ninive, l’antica capitale assira alla periferia dell’odierna Mosul.

Nel mirino dell’Is anche le biblioteche: potrebbero essere migliaia i libri ridotti in cenere dai jihadisti a Mosul. Erano infatti 112.709 i manoscritti e i testi presenti nella biblioteca centrale della città, rasa al suolo dai miliziani con l’esplosivo. E alcuni dei volumi erano registrati dall’Unesco come rarità.

Fonte : Repubblica.it