Il tempio di Dodona in Grecia & il legame con la storia Egiziana

Dodona 2013

In greco Dødønë, antico centro greco, sede dell’ antico oracolo dei Greci, fu un importante centro religioso di adorazione della triade famosa composta da ZeusEra Afrodite.

Della città resta la cinta muraria, di forma quadrata, con torri e una porta. Sul pendio a sud della città si trova il teatro, con  poderosi muri di sostegno. A sudest del teatro si estende il recinto sacro del santuario, con il tempio di Zeus,e al centro un recinto detto “recinto delle divinazioni.”
delfi 2013

Nella città di Dodona si trovava un oracolo dedicato a due divinità, Zeus, il dio del fulmine re dell’Olimpo, e la Dea Madre, identificata con Dione. Secondo quanto riportato da Erodoto, Dodona fu il più antico oracolo di tutta la Grecia. I sacerdoti e le sacerdotesse interpretavano il fruscio delle foglie di quercia  per predire il futuro e assicurare la benevolenza delle divinità. Agli abitanti di Dodona (i Selli) era assicurato il compito di custodire l’oracolo.

[banner]Quando nel V secolo aC Erodoto giunse per i suoi studi a Tebe (in Egitto), alcuni sacerdoti della città gli raccontarono che due grandi sacerdotesse erano state rapite dai Fenici in un lontano passato, e che una fu venduta come schiava in Libia ed una in Ellade. Costoro furono le fondatrici dei due più importanti santuari dedicati al dio supremo: Dodona (nel quale era adorato Zeus) e Siwa (ove si venerava Amon, divinità egizia che i greci identificarono con il padre degli dei olimpici). L’Egitto, per i Greci e per gli Egiziani stessi, era la culla di ogni cultura e conoscenza umana, infinitamente antico.

Ecco come Erodoto ci racconta di ciò che gli fu riferito dalle sacerdotesse, le colombe:

«Due colombe nere vennero volando da Tebe in Egitto, una in Libia e una a Dodona. Quest’ultima si sistemò su una quercia e da lassù, parlando il linguaggio umano, dichiarò che il luogo di divinazione per Zeus dovesse essere lì; il popolo di Dodona capì che il messaggio era di natura divina, e stabilì quindi l’oracolo. La colomba che andò in Libia disse ai libici di dedicarsi all’oracolo di Amon; anch’esso infatti è sacro a Zeus»