Wim Hof: The Iceman, l’uomo che non sente il freddo

Wim Hof: L'uomo di ghiaccio
Wim Hof ha sviluppato un talento unico. Grazie alla forza della mente riesce a regolare la sua temperatura corporea. Ciò gli consente per esempio di correre a piedi nudi sulla neve, di stare comodamente seduto per qualche ora sul ghiaccio e di correre una maratona nel deserto senza dover bere una sola goccia d’acqua. Wim, conosciuto anche come “Uomo di Ghiaccio”, non è famoso solo per aver stabilito numerosi record, ma amche perché, insieme a scienziati e studiosi, sta cercando di dimostrare che, mentre si praticano sport in condizioni estreme, la mente può rappresentare un fattore che può fare la differenza

Eccolo rilassarsi in acque gelide

Wim, quando hai scoperto di avere questo ‘talento’?
Tutto è iniziato quando avevo 17 anni. Durante gli anni dell’adolescenza studiavo come poter aumentare la consapevolezza del mio autocontrollo. Un giorno ero al parco e, inspiegabilmente, mi sono sentito incredibilmente attratto dall’acqua fredda. Ho deciso di immergermi, ho resistito solo per un minuto ma in quel momento è iniziato tutto.
Mi sono concentrato molto sulle tecniche del respiro e ho modificato il ritmo della respirazione. Dopo due mesi di studio e di preparazione sono stato in grado di rimanere immerso nel ghiaccio, senza respirare, per circa 6 o 7 minuti.

Wim scala una montagna a 6.000 metri…in pantaloncini corti!

Tra le altre cose, sei rimasto per 1 ora e 53 minuti immerso nel ghiaccio. Come ci sei riuscito?
Mi mantengo caldo grazie alla meditazione e alla respirazione. Dico alla mia mente di lavorare sul sistema ormonale e così riesco a far produrre alle mie cellule il 300% in più della normale attività metabolica. In termini comuni questo processo si traduce in energia. In questo modo mi mantengo caldo. In breve, utilizzo la mia forza mentale per influenzare direttamente la produzione dell’energia delle mie cellule.

Wim nuota nel ghiaccio

Cioè?
Fino ad oggi molti scienziati hanno sostenuto la tesi secondo la quale sia impossibile, attraverso la forza di volontà, controllare il sistema nervoso. Le mie tecniche tuttavia sono state osservate da diversi studiosi. Quindi vi dico che in realtà l’impossibile è oggi possibile.
Durante uno studio comparativo, 12 miei allievi sono stati in grado di produrre più adrenalina stando seduti in un letto rispetto a quanta ne abbiano prodotta persone mentre praticavano bunjee jumping per la prima volta. I ricercatori hanno inoltre iniettato nei corpi di queste 12 persone un batterio che solitamente fa cadere le persone che lo contraggono in uno stato di malattia per 5 o 8 ore. Le “12 cavie” tuttavia sono riuscite a debellare il batterio in soli 15 minuti. Questo si che significa avere controllo di se stessi!

Alpinismo estremo: in pantaloncini corti e sandali

Qualche buona notizia per chi va in cerca di avventure?
Tutti gli amanti del rischio sono sempre alla ricerca di un maggior autocontrollo. Coloro che compiono imprese uniche stabilendo nuovi record stanno già utilizzando le tecniche dell’autocontrollo. Magari non ne sono consapevoli, ma lo stanno facendo. Ho un enorme rispetto per gli avventurieri e per chi pratica sport estremi in generale.

Ecco Wim mentre corre a piedi nudi sulla neve

Tu quindi non senti la sensazione di freddo
No, non è proprio così. O meglio se mi concentro bene sì. Se riesci a controllare il sistema nervoso sei anche in grado di produrre molte più dopamine che diminuiscono la sensazione di dolore. Il nostro corpo è equipaggiato per affrontare ogni tipo di situazione estrema. Bisogna solo imparare a controllarlo.

Immerso nel ghiaccio

Ti sei mai infortunato a causa del freddo?
Si, una volta. Stavo correndo a piedi nudi sul ghiaccio in Lapponia. Faceva davvero freddo e ho avuto dei problemi di circolazione al 18esimo chilometro. Dalle ginocchia in giù non riuscivo più a sentire le gambe, non sentivo più niente!
Il dottore mi disse che il danno provocato era irreparabile. Mi ha prescritto un’immensa quantità di pillole e di medicinali, dicendomi di tornare dopo 4 mesi. Ho fatto l’opposto di quello che mi ha detto e ho iniziato a curare me stesso come ritenevo più opportuno: non ho mai ingerito pillole. E dopo un mese ero guarito. Questa è stata la prima e ultima volta che ho subito dei danni a causa del freddo.

Come ti è venuto in mente di sfidare il caldo del deserto?
Avevo imparato a gestire il freddo, perché non provare anche con il caldo? Così sono partito per la Namibia e ho corso una maratona senza nessun tipo di training particolare e senza bere. Il fisiologo che mi ha osservato durante la corsa ha rilevato che la mia temperatura corporea è sempre stata costante a 37 gradi e ciò lo ha stupito.

Non ti sei disidratato?
Ho perso 5,2 litri di liquidi. Dopo lo sforzo ho bevuto un po’ d’acqua, un paio di birre ed ero di nuovo in forma.

Hof anche affronta il caldo del deserto

Programmi per il futuro?
Proprio in questi giorni un gruppo di 20 persone si è posto l’obiettivo di scalare il Kilimangiaro in 36 ore indossando pantaloncini corti e scarponcini. È un modo per dimostrare che tutti ce la possono fare.

Mettiamo caso che senta fortemente il desiderio di correre nudo nella neve: cosa dovrei fare per realizzare il mio sogno?
Il miglior consiglio che posso dare è fare una doccia gelida dopo averne fatta una caldissima. Se lo si fa di continuo, dopo qualche tempo, si inizia a sentire qualche cambiamento. La respirazione, inoltre, è molto importante… bisogna provare a respirare più di quanto si pensi il corpo ne abbia bisogno.

 

Fonte: www.redbull.com