La dimetiltriptamina (DMT), è una triptamina endogena psichedelica, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinaledegli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske.
La DMT è presente in alcune varietà di mimosa, acacia, virola, desmodium, graminacee della specie phalaris,anadenanthera e molte altre piante. L’estrazione è possibile con alcuni solventi quali alcool, gasolio, esano oppure perdistillazione. Nel bacino amazzonico alcuni popoli tribali hanno una tradizione di uso di piante contenenti DMT (utilizzando lalinfa degli alberi virola, parente della noce moscata, o i semi macinati e tostati di Anadenanthera peregrina, un enorme albero della famiglia delle Leguminose).
Inizio degli effetti: fumato dopo un paio di secondi.
Provoca spesso perdite di autocontrollo, nonché nausea e vomito. Altri effetti collaterali sono l’aumento della frequenza cardiaca, un leggero acceleramento della respirazione, un aumento della pressione sanguigna, la dilatazione delle pupille, un aumento della salivazione, tremito, agitazione e mal di testa, come pure disturbi motori.
I pericoli del DMT sono soprattutto di natura psichica. Stati di angoscia e brutti trip sono possibili. Il forte cambiamento di percezione e la dissoluzione dell’identità personale possono essere vissuti in modo traumatico da alcuni consumatori.